Quelli che, essendo candidati e aspirando a una qualche cadrega, a dieci giorni dal voto per le politiche e le regionali parlano, dichiarano, asseriscono, esplicitano, ciarlano, predicano, confessano, promettono.
Quelli che “sì, sto spendendo ma il budget lo dirò alla fine” (Piero Camilli, Fratelli d’Italia, Senato). Quelli che “il patto a tre Fioroni-Gigli-Sposetti rende superate le primarie del centro sinistra: propongono un candidato senza un vero progetto” (Filippo Rossi, Viva Viterbo, Comune). Quelli che “non mi sarei mai aspettato di vivere emozioni simili: tanti cittadini credono nel nostro progetto politico, una via percorribile per liberare le province del Lazio dallo strapotere di Roma” (Umberto Fusco, Lega Nord, Camera). Quelli che “tra le priorità abbiamo anche il completamento della Trasversale: quando ero presidente della Provincia abbiamo realizzato sette chilometri ma bisogna accelerare il passo” (Alessandro Mazzoli, Pd, Camera). Quelli che “porterò avanti instancabilmente le istanze dei liberi professionisti, risorsa economica e culturale per il Paese, non demoni da combattere a suon di liberalizzazioni” (Giovanni Bartoletti, Mir, Senato).
Quelli che “l’Imu è stata imposta indiscriminatamente, senza ridurre il valore del debito residuo, cioè il mutuo in essere, cosicché si è tassato il debito e non la proprietà dal momento che, chi ha in corso il pagamento di un mutuo, non è ancora proprietario” (Enrico Maria Contardo, Mir, Camera). Quelli che “conosco la situazione drammatica che ha colpito i castagneti e allora ho scelto di incontrare gli agricoltori di Vallerano perché rappresentano un’eccellenza e meritano rispetto” (Claudio Taglia, Futuro e Libertà nella Lista Civica per Bongiorno Presidente, Regione). Quelli che “nel nuovo governo non un ministero delle Politiche agricole ma un hub, un centro nevralgico per lo sviluppo dell’Agroalimentare” (Franco Simeone, Pdl, Regione).