Memore del detto che “il santaro si frega una volta sola” Giulio Marini ha preso le sue belle precauzioni e, in vista della perturbazione che potrebbe colpire la Tuscia nel prossimo week-end, ha adottato tutte le contromisure possibili e immaginabili. Finalizzate a non ripetere la figura barbina del febbraio 2012, quando Viterbo fu totalmente bloccata dalla neve, mentre nel resto della Tuscia bene o male si poteva camminare. E la cosa, anche tra i media, non passò sotto silenzio, tanto da santificare l’assessore ai lavori Pubblici di palazzo Gentili Giammaria Santucci.
Bene. Marini e l’intera amministrazione comunale stavolta si sono attrezzati al meglio. “Il piano di emergenza –ha spiegato il comandante della Polizia Locale Franco Fainelli nel corso di una conferenza stampa convocata ad hoc – prevede l’intervento del gruppo comunale di protezione civile, delle associazioni di protezione civile e della polizia locale su tutto il territorio comunale. La priorità sarà data alla viabilità”. Per far fronte all’eventuale emergenza già sono stati reclutati uomini e mezzi: una vera e propria task force composta da trattori con lama anteriore e posteriore, motorgrader, escavatori cingolati e autoarticolati per il trasporto della neve. E se non bastasse ci si rivolgerà alle ditte private per avere a disposizione autocarri con lama e spargisale, mezzi spazzaneve combinati, nonché minipale gommate e cingolate. E stavolta, almeno si spera, la figuraccia sarà evitata.
Purché il cittadino non pretenda che il Comune arrivi a togliere la neve anche davanti al proprio uscio di casa. Tanto è vero che palazzo dei Priori ha approvato un vademecum che sarà online sul proprio sito, pensato proprio per il cittadino, sulle cose da fare e sulle precauzioni da prendere. Tra i punti più importanti figurano infatti l’obbligo delle gomme da neve o delle catene; la limitazione a usare la propria auto, dando la preferenza ai mezzi pubblici; il divieto di parcheggiare in punti di interesse pubblico già liberati dalla neve; l’obbligo di rimuovere tempestivamente il ghiaccio che si forma su grondaie, balconi o terrazzi;nonché quello di spalare il tratto di suolo pubblico circostante la propria abitazione. E non è tutto: il cittadino dovrà munirsi di ampie scorte di sale da cucina e spargerlo davanti alla propria abitazione. La dose? Un chilo ogni 20 metri.
Con una mobilitazione di tal fatta c’è finalmente da star sicuri che un’eventuale nevicata non creerà alcun disagio e che la città non sarà sconvolta come lo è stata in passato. In teoria. Per la pratica bisognerà attendere…