I miei cinque anni come consigliere comunale delegato al Decoro Urbano sono stati ricchi di soddisfazioni e di frustrazioni. In parte, l’amico Gianfranco Faperdue ha ragione, quando alcuni giorni fa scriveva che la mia azione di denuncia del degrado urbano ha via via perso di intensità; ciò è dovuto alla difficoltà e allo stress derivante dal dovere sempre chiedere, di volta in volta, agli assessori competenti e poi ai quadri amministrativi, di intervenire celermente ed efficacemente per risolvere le situazioni di volta in volta segnalate, poiché sono oberati di lavoro, hanno limiti di budget e devono seguire delle elefantiache procedure amministrative. Essere colui che sempre pungola e pungola, alla lunga stanca.
Un grande aiuto e supporto sicuramente è stato dato dai giornali che quotidianamente, tramite il risveglio del senso civico, ospitano segnalazione di cittadini su tutti i fronti del miglioramento del tessuto urbano; alcune volte presentati in maniera troppo polemica, ma comunque di stimolo all’azione amministrativa.
Sono riuscito a fare tante piccole cose in questi anni, ma sono rammaricato per non essere riuscito a portare a termine i seguenti tre punti, anche perché sarebbero stati praticamente a costo zero per l’amministrazione:
1) Il rifacimento della segnaletica turistica nel centro storico: una città che si dichiara di arte e di cultura, non può avere ancora una segnaletica anni ‘70. Si sarebbe autoripagata con il contributo degli esercenti che avrebbero utilizzato gli spazi per segnalare la loro attività. Dopo due anni dalla proposta, siamo ancora in attesa del progetto tecnico.
2) La realizzazione delle pensiline al piazzale del Cotral, che avrebbero dato riparo a tutti gli utenti degli autobus, durante l’attesa dei mezzi di trasporto.
3) Portare a riduzione la dimensione dei poster cm.600×300 a cm. 400×300, come fatto a Roma o Firenze. Il che avrebbe ridotto notevolmente l’impatto visivo degli impianti pubblicitari. Non è stato portato a termine poiché il Comune avrebbe visto diminuire l’introito dell’imposta di pubblicità che si calcola sui metri quadrati.
Infine vorrei segnalare che, amministrativamente, non ho potuto rinunciare al gettone di
presenza da consigliere comunale; di conseguenza ho deciso di devolvere le somme percepite per piccoli progetti di recupero urbano che di volta in volta ho l’opportunità di realizzare.
Ringraziando l’amico Sassi per lo spazio concessomi, già vi annuncio che i prossimi interventi saranno tutti incentrati nuovamente nella segnalazione e proposte di recupero di degrado urbano.
Ma che fatica fare il “delegato”
Policy per la pubblicazione dei commenti
Per pubblicare il commenti bisogna registrarsi al portale. La registrazione può avvenire attraverso i tuoi account social, senza dover quindi inserire ogni volta login e password o attraverso il sistema di commenti Disqus.Se incontrate problemi nella registrazione scriveteci webmaster@viterbopost.it
23   Commenti
Pubblica un commento
Per commentare gli articoli, effettua il login attraverso uno dei tuoi profili social
Almeno uno che ammette di non aver fatto niente… Ma cercare scuse e dare solo la colpa alla burocrazia e allo stress (!) non è sintomo di buona amministrazione… mi dispiace caro Obino ma non sei affatto convincente… allora come hanno fatto in altri paesi della provincia e in altre cittadine vicine a noi che sono tenuti enormemente meglio di Viterbo?
Ciao Marco, non so di quali paesi parli… i comuni hanno tutti dei seri problemi di budget, probabilmente da Viterbo ci si aspetta di più degli altri piccoli paesi della provincia!