Comunque la pensiate, per l’aeroporto di Viterbo la soap opera è finita. “Nell’ultimo decreto del consiglio dei ministri – ha detto il sindaco Giulio Marini lo scorso 30 dicembre – viene sancito il blocco di tutti gli interventi per la realizzazione dello scalo”. Ieri poi, la conferma ufficiale da parte del ministro Corrado Passera.
L’aspetto singolare è che il De profundis non ha fatto scorrere fiumi di parole, né l’inarrestabile sequenza di luoghi comuni che ha infarcito negli ultimi lustri l’aspirazione aviatoria. Unica consolazione per il centrodestra: mettere il governo Monti sul banco degli imputati (“La colpa è dei tecnocrati della Bocconi”) ed evitare di riconoscere che della “fine del sogno” è responsabilità della intrisa classe dirigente di una terra che è bravissima a pensare in grande, ma poi incapace di fare cose grandi. E adesso che l’aeroporto è morto, non è inutile confezionare, a mo’ di blob, le ultime e penultime parole famose sullo scalo della città dei Papi localizzato, sulla carta, cinque anni e due mesi fa. “Abbiamo seguito la questione dalla cabina di regia. Siamo sempre più vicini alla costruzione dell’aeroporto. Mi auguro che il 2010 sarà l’anno della progettazione vera e propria”. (Giulio Marini, sindaco di Viterbo, 1 gennaio 2010). “Caro sindaco, non solo posso assicurarti il mio impegno pieno a dare continuità alle decisioni assunte sia attraverso la cabina di regia, sia attraverso la presa d’atto del Cipe, ma anche la precisa volontà a garantire la definizione delle opere stradali e ferroviarie di accesso all’impianto aeroportuale (Altero Matteoli, ministro dei Trasporti, 13 marzo 2010). “Il ministro Matteoli ha chiarito non soltanto la sua posizione, ma anche quella di Adr, Enac e degli addetti ai lavori: tutti sono dalla nostra parte. L’aeroporto si farà in tempi brevissimi, il master plan di Adr è all’esame dell’Enac: quindi le critiche sui tempi sono del tutto infondate e compassionevoli, stiamo andando molto più velocemente di quanto previsto” (Antonio Fracassini, consigliere provinciale Pdl, 19 marzo 2010). “È arrivata finalmente la tanto attesa fase operativa per la realizzazione dello scalo viterbese” (Giovanni Bartoletti, assessore al Volo, 17 ottobre). “Nell’incontro al ministero delle Infrastrutture si è deciso di accelerare la realizzazione dello scalo, ritenuto una delle strutture più importanti del sistema Paese” (Giovanni Bartoletti, assessore al Volo, 26 settembre 2010). “Se siamo convinti che lo scalo svolgerà un ruolo di crescita, non solo per il viterbese, ma per l’intera Italia centrale, ci sono soluzioni in grado di sostenere l’investimento, come i project bond dell’Unione europea” (Antonio Tajani, vice presidente commissione Ue). “Lo scalo viterbese è stato inserito nel piano approntato dal ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera” (Giovanni Bartoletti, 26 agosto 2012). “E adesso chiederemo i danni per una decisione governativa che sarà durissima per l’economia viterbese” (Giulio Marini, 28 dicembre 2012).