Il 20 giugno cade la ricorrenza della Giornata Mondiale del Rifugiato, un’occasione per riflettere sul diritto d’asilo e sui diritti umani; Arci Viterbo organizza alla Camera di Commercio di Viterbo, alle 10.30, un incontro di presentazione del progetto Capitale Rifugiato.
Capitale Rifugiato è promosso da Arci in collaborazione con Altra Qualità e finanziato con il fondo dell’8 per mille: un progetto per sostenere la nascita di imprese nell’ambito dei servizi e dell’agricoltura costituite da persone titolari di protezione internazionale.
I progetti saranno attuati dai comitati territoriali Arci e prevedono potenziamento della conoscenza della lingua italiana, un pacchetto informativo e di accompagnamento per l’avvio di impresa, l’elaborazione del progetto d’impresa e la selezione di almeno due idee imprenditoriali potenzialmente di successo a cui destinare un accompagnamento specifico.
Nei percorsi informativi saranno coinvolti esperti delle organizzazioni locali come la Camera di Commercio, le banche, gli enti per il microcredito, le associazioni datoriali e le reti associative locali; per tutta la durata del progetto sarà anche attivo uno sportello territoriale di help-desk per supportare i candidati nello sviluppo dell’attività imprenditoriale.
Le idee di impresa selezionate riceveranno, attraverso Banca Etica, un contributo economico per l’avvio dell’attività, l’assistenza e il supporto per l’eventuale accesso al credito bancario (microcredito); il finanziamento previsto è vincolato all’acquisto dei materiali e al pagamento del canone d’affitto dei locali qualora ce ne fosse bisogno. Le imprese finanziate verranno accompagnate e monitorate durante il primo semestre di attività e sostenute nella promozione dei loro prodotti; un appuntamento fieristico farà da vetrina, alla fine del progetto, alle imprese avviate.
L’incontro sarà anche l’occasione per presentare la campagna Io Accolgo, promossa da oltre 40 organizzazionei della società civile, enti e sindacati, per dare una risposta forte e unitaria alle politiche, sempre più restrittive, adottate dal Governo e dal Parlamento italiani nei confronti dei richiedenti asilo e dei migranti, politiche che violano i principi affermati dalla nostra Costituzione e dalle Convenzioni internazionali e che ricadono con conseguenze negative sull’intera società italiana.